Questa statuetta in bronzo raffigurante un ariete è stata ritrovata a Salerno, in località Sant’Eustachio, in un’area in cui tracce di frequentazione stabile da parte dell’uomo sembrano risalire alla fine del V secolo a.C. La presenza di una sorgente d’acqua e il ritrovamento di un percorso basolato di accesso lasciano ipotizzare che qui sorgesse un luogo di culto all’aperto, in cui, nel corso del IV e almeno fino alla metà del III secolo a.C., si sviluppò anche un’area produttiva a carattere artigianale. All’interno del complesso di Sant’Eustachio, infatti, sono state messe in luce fornaci e opere di canalizzazione legate alla produzione di ceramiche e metalli.
Gran parte del materiale rinvenuto, tra cui vasetti miniaturistici, ceramica graffita a vernice nera, resti di grandi contenitori per alimenti e pesi da telaio per la tessitura, è probabilmente da ricollegare alle attività che si svolgevano quotidianamente all’interno dell’area sacra. Alla lavorazione dei metalli rimandano, dunque, le scorie di fusione metalliche rinvenute in più punti del complesso e la statuetta di ariete in bronzo, ancora parzialmente inglobata nella sua matrice, probabilmente elemento decorativo di un vaso o dono votivo.
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