Quanti sono e dove sono i presepi in Italia? Esposizioni, musei del presepe, vie dei presepi, presepi viventi, meccanici, tecnologici, artistici o tradizionali. Il censimento che prende avvio nella giornata di oggi si immerge in questo mondo dove tradizione, fede e artigianato si uniscono all’opera dei presepisti e alla vitalità delle comunità locali per dare vita al presepe. Dai tempi in cui San Francesco realizzò il primo presepe ottocento anni fa, la tradizione si è diffusa lungo i secoli in tutto il mondo rendendo l’Italia un importante punto di riferimento. Oggi il presepe costituisce un patrimonio identitario di paesi e di città che esprime anche differenze e peculiarità. La trasmissione dei saperi e l’aspetto sociale che esso ricopre rappresenta, infatti, un insieme di valori preziosi per la vitalità delle comunità.
Affinché ogni presepe possa essere mappato, è stato istituito un apposito gruppo di lavoro che ha predisposto gli strumenti necessari. Coordinato dal direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) del Ministero della Cultura, Leandro Ventura, e composto dalle funzionarie demoetnoantropologhe Valeria Trupiano e Valentina Santonico, da Marco Gherardini, vice presidente, e Fabrizio Mandorlini, coordinatore dell’Associazione Nazionale Città dei Presepi.

Usigliano di Lari (PI) Museo del presepe e della cultura contadina – ph. Claudio Terreni
Nello specifico, è stata elaborata una scheda che, oltre alle informazioni relative all’ubicazione e alle date di apertura e visita dei presepi, approfondisce le loro caratteristiche materiali e immateriali demoetnoantropologiche quali, ad esempio, la provenienza dei materiali e gli strumenti di lavoro utilizzati, le conoscenze e le abilità messe in pratica, le innovazioni e la trasmissione generazionale, il vissuto del presepista e la partecipazione della comunità nella produzione e nella fruizione. Si tratta di aspetti che mettono in luce il legame delle attività presepiali con i rispettivi territori.
Collaborerà alla ricerca anche l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), ong accreditata presso l’UNESCO dal 2012, che si occuperà di sensibilizzare e coinvolgere le associazioni Pro Loco diffuse su tutto il territorio nazionale.
Da oggi tutti potranno censire il proprio presepe compilando la scheda sul sito dell’Associazione Nazionale Città dei Presepi (www.cittadeipresepi.com) e sui portali delle altre realtà partner che potranno anche aggiungersi nel corso del progetto.
È inoltre al lavoro un team di rilevatori che coinvolge le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura, con il coordinamento dei Responsabili di Area Funzionale Patrimonio demoetnoantropologico, i presepisti e l’UNPLI, pronto a garantire la più ampia copertura territoriale del rilevamento.
In concomitanza con l’ottavo centenario connesso alla figura di San Francesco, l’iniziativa vuole valorizzare anche gli aspetti turistici, attraverso la geolocalizzazione.
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